Di Giuseppe Palamara
Nel dibattito sulla transizione ecologica dei trasporti, spesso si sente dire che dobbiamo “spostare le merci dalla strada alla ferrovia”. Fin qui, tutto giusto. Ma quando il confronto si allarga alle grandi navi cargo, quelle che solcano gli oceani con migliaia di container, qualcosa non torna più.
🌍 Nave o treno: chi inquina davvero di meno?
Se guardiamo soltanto alla CO₂ per tonnellata trasportata per chilometro, le grandi navi portacontainer risultano più efficienti del treno: una nave da 24.000 TEU che percorre 5.000 km emette circa 3.600 tonnellate di CO₂, contro le 11.434 tonnellate emesse da treni che trasporterebbero lo stesso carico su terra per appena 2.646 km. Tre volte di più, su metà della distanza.
Eppure, l’Unione Europea punta con decisione su ferrovie e vie navigabili interne, sostenendo che si tratti del modo più ecologico per trasportare le merci.

🔍 La risposta sta nei dettagli
La verità è che il confronto diretto non basta. Perché?
- Inquinamento locale: Le navi oceaniche usano ancora combustibili ad altissimo contenuto di zolfo, che generano emissioni tossiche nei porti e lungo le coste (SOx, NOx, particolato). Il treno, soprattutto se elettrico, non ha questo problema.
- Controllo europeo: Le grandi rotte marittime sono dominate da compagnie e bandiere extraeuropee. Le ferrovie, invece, sono sotto giurisdizione UE, facilmente decarbonizzabili grazie alle rinnovabili.
- Neutralità climatica: L’Europa punta al 2050 come data zero-emissioni. Per farlo, serve ridurre le emissioni lungo l’intera catena logistica, inclusi i tratti terrestri. Incentivare il treno significa anche ridurre i camion, che sono ancora il mezzo più inquinante.
- Effetto sulla salute: Il particolato delle navi e dei camion causa migliaia di morti premature ogni anno nelle aree portuali e urbane. Il treno non contribuisce a questa statistica.
🚂 Una scelta strategica, non solo ambientale
La spinta europea verso il treno è quindi una scelta di sistema, più che un semplice calcolo di CO₂. Si tratta di potenziare la logistica interna, ridurre la congestione stradale, limitare i rischi geopolitici legati alle rotte oceaniche e soprattutto decarbonizzare ciò che possiamo controllare direttamente.
E allora no, il treno non è sempre “più verde” della nave. Ma nell’ottica europea, è più sicuro, più pulito in ambito locale e più strategico.